99.14. I MODELLI DI AMMINISTRAZIONE PUBBLICA EXCURSUS SUI CONCETTI DI PERFORMANCE MANAGEMENT E DI SPOIL SYSTEM[DEMO]

Tutti i capitoli inclusi nell'abbonamento

Il modello tradizionale di amministrazione pubblica ovvero quello burocratico

(dal significato di potere degli uffici) è un termine usato per indicare il corpo dei funzionari preposto all’amministrazione pubblica.

I fattori abilitanti o precondizioni del potere burocratico sono:


  1. la concentrazione di potere nell’ambito di un territorio specifico e delimitato
  2. la presenza stabile di obiettivi che richiedono la collaborazione di una collettività di individui.

In tale contesto normativo politico-istituzionale si può e si deve parlare altresi del concetto di separazione della politica dalla burocrazia

Secondo tale filone normativo l’amministrazione deve rimanere al di fuori della sfera politica.

I politici devono fissare gli obiettivi per gli amministratori e non dovrebbero interferire nella loro attività.

Di guisa che la burocrazia viene intesa come un sistema neutrale, permanente e meritocratico, estraneo sia alla politica che alla definizione delle politiche.

In questo senso il modello organizzativo burocratico recepisce la filosofia dell’organizzazione scientifica del lavoro che consente di massimizzare i livelli di efficienza e di produttività.

Si caratterizza come sistema chiuso, governato da una propria razionalità interna che non modifica i propri processi in relazione all’ambiente ed ai suoi cambiamenti.

Ecco che,però,con l’avvento del Pnrr e nell’ottica di rinnovamento della PA ,é stata ripensata anche la figura del dirigente ( c.d.leadership).

I suoi principi ispiratori sono stati:


  1. una sistema di valutazione del dirigente :per la prima volta si sente parlare di concetti quale quadro delle competenze, leadership, skills non solo organizzative -professionali ma anche e soprattutto umane e motivazionali;
  2. L’orientamento alla performance si è tradotto in istituti retributivi tesi a collegare una quota variabile della remunerazione ai risultati;
  3. Il sistema retributivo si basa oltre che su na retribuzione fissa (sulla base della posizione e delle mansioni svolte)anche su una retribuzione accessoria legata all’ottenimento di determinati risultati (welfare integrativo aziendale)
  4. Le cosiddette politiche formative di riqualificazione professionale : a supporto della privatizzazione del pubblico impiego e del processo di riqualificazione dei dirigenti sono stati istituiti appositi corsi di aggiornamento e piani straordinari di formazione.
  5. Inoltre è stata istituita la revisione delle attribuzioni e organizzazione della scuola superiore della pubblica amministrazione e delle altre scuole delle amministrazioni centrali.(Attuale Sna ex SSPA)

E ancora la riforma fondante il nuovo modello del pubblico impiego:


  1. Focalizza l’attenzione sul risultato;
  2. Favorisce l’assunzione di responsabilità e lo sviluppo delle competenze;
  3. Si fonda sul riconoscimento del ruolo e dell’autonomia gestionale dei dirigenti;
  4. Favorisce l’impiego razionale del personale, rispetto alle competenze possedute, alle esigenze e ai fabbisogni dell’ente (mobilità); -
  5. Accentua la permeabilità tra sistema pubblico e sistema privato, agevolando il passaggio professionale da un sistema all’altro;
  6. Riconosce la necessità di una relazione di fiducia tra dirigente e personale, e tra ruolo politico e ruolo amministrativo
  7. Trasparenza e valutabilità della Amministrazione pubblica e governo sulla base dei risultati ecco i concetti di Accountability e performance management .

Se applichiamo tale rinnovato sistema al concetto di separazione tra politica e dirigenza i dirigenti possono e devono consapevolmente partecipare alla valutazione dell’agenda delle politiche pubbliche senza però sostituirsi alle direttive e indirizzi impartiti dalla classe politica al comando.